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La Casa di Riposo di Vercelli si configura come I.P.A.B. - Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, Ente di diritto pubblico autonomo a finanza non derivata, in quanto non riceve alcun trasferimento di denaro pubblico da parte dello Stato o da altri Enti Locali territoriali.

Le origini dell’Istituto risalgono alla metà del XIX° secolo: nel corso del mese di maggio 1839 il conte Alessandro Peletta di Cortanzone, intendente di Vercelli, dà notizia che da parte di un privato, rimasto anonimo (che successivamente si rivelerà essere l’architetto Carlo Larghi), è stata messa a disposizione la somma di lire 12.000 (circa euro 50.000,00 di oggi) per l’istituzione a Vercelli di un ricovero destinato ai meno abbienti e invita ad aderire all’iniziativa.

Il 7 maggio 1841 in Vercelli si riunisce l’assemblea generale della Società anonima degli azionisti che elegge primo presidente l’arcivescovo Alessandro d’Angennes e provvede nel contempo a nominare i componenti della commissione temporanea per la redazione dello statuto della Società e per ottenere l’assenso regio, nelle persone del canonico Giacomo Bacchi, di Baldassarre Avogadro di Casanova, dell’ingegnere Antonio Malinverni, del medico Amedeo Leone, di Carlo Lanchetti, di Agostino Paggi e del conte Signoris di Buronzo.
Con regio decreto 3 Agosto 1841 Carlo Alberto, Re di Sardegna, autorizza l’erezione di un “Ricovero di Mendicità” ente morale per i poveri della città e della provincia di Vercelli. Lo statuto organico che ne sancisce la nascita ufficiale viene approvato con R.D. 9 Aprile 1842.
Agli inizi del mese di ottobre 1842 il generale Alessandro De Rege di Gifflenga, regio commissario presso il Ricovero di Mendicità, annuncia l’apertura dell’Istituto per il 20 ottobre. La legge n. 6972 del 17 luglio1890, detta anche Legge Crispi, dal nome del presidente del Consiglio Francesco Crispi allora in carica, trasforma le strutture che operavano nel campo dell’assistenza, per lo più di carattere religioso e di ordinamento giuridico privatistico, in “Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza” (I.P.A.B.) con definizione ed impostazione giuridica di carattere laico, come era marcatamente lo Stato Italiano dell’epoca.
Nel 1928 con R.D. del 15 aprile viene promulgato il nuovo statuto che muta la denominazione in “Casa di Riposo Vittorio Emanuele III”. Con D.P.R. 9 novembre 1958 l’Ente assume l’ancora attuale denominazione di “Casa di Riposo di Vercelli”. La Casa di Riposo ha come patroni S. Eusebio ed il Beato Umberto di Savoia.


Viene garantita attraverso i medici di medicina generale sulla base delle disposizioni previste dal vigente accordo regionale e collettivo nazionale.
E’ presente un Direttore Sanitario con il compito di vigilare sulla salute psico-fisica degli Ospiti, nonché sulla qualità delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate e di assicurare il raccordo e l’armonizzazione degli interventi delle varie figure socio-sanitarie presenti.
E’ garantita per numero e qualità in base agli standard regionali previsti dalla normativa vigente (DGR 17/2005) attraverso la presenza di infermieri professionali coordinati da analoga figura di riferimento.
E’ garantita per numero e qualità in base agli standard regionali previsti dalla normativa vigente (DGR 17/2005) attraverso la presenza 24 ore su 24 di personale qualificato in possesso del titolo di OSS – Operatore Socio Sanitario.
E’ garantita per numero e qualità in base agli standard regionali previsti dalla normativa vigente (DGR 17/2005) attraverso la presenza di personale qualificato in possesso del titolo professionale di animatore professionale/terapista occupazionale / educatore professionale. Tra le attività di animazione vengono proposte la lettura del quotidiano o di libri, la visione di videocassette, psicomotricità, attività ludiche, laboratori di vario genere, feste gite e passeggiate.
E’ garantita per numero e qualità in base agli standard regionali previsti dalla normativa vigente (DGR 17/2005) attraverso la presenza di personale qualificato dell’area delle professioni della riabilitazione psico-fisica e/o motoria e supporto psicologico professionale, in relazione alle necessità degli Ospiti definite e quantificate in sede di progetto individuale.
La terapia occupazionale è finalizzata allo sviluppo e al mantenimento della capacità di agire delle persone. Contribuisce al miglioramento della salute e della qualità di vita. Facilita la partecipazione alla società permettendo di prendere parte alle attività quotidiane. Lo scopo principale della terapia occupazionale è quello di portare il paziente a raggiungere o perlomeno mantenere, il più possibile nel tempo, il più alto grado di autonomia nello svolgimento delle attività di vita quotidiana che rientrano nella definizione di self-care. Tali prestazioni aggiuntive, comprese nella retta, vengono garantite in base alle esigenze dei singoli ospiti mediante personale in possesso del titolo di laurea di terapista occupazionale.
Tutte queste figure professionali vengono a coordinarsi e integrarsi all’interno dell’équipe multidisciplinare con il compito di predisporre, applicare, verificare e aggiornare il Piano di Assistenza Individualizzato (P.A.I.) redatto internamente alla Casa di Riposo al momento dell’ingresso di ciascun Ospite in attuazione del progetto individuale definito dall’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G) dell’ASL VC sulla base del quadro informativo dello stato di salute dell’Ospite.
Ogni giorno il menu proposto consente diverse possibilità di scelta e può essere personalizzato a seconda delle preferenze alimentari o adeguato appositamente a seconda di eventuali problemi di masticazione o di deglutizione da parte dell’Ospite. I menù stagionali sono periodicamente sottoposti al visto dei competenti Uffici dell’ASL VC. Il personale assistenziale ovvero i volontari provvederanno a supportare quegli Ospiti che necessitano di essere eventualmente imboccati.
Il servizio religioso cattolico è curato in convenzione con l’Arcidiocesi di Vercelli e garantisce l'assistenza spirituale a quanti sono ricoverati, nonché la celebrazione della S. Messa almeno una volta alla settimana.
Viene garantita la messa in piega per ciascuna Ospite donna 2 volte al mese e 1 taglio di capelli al mese per gli Ospiti maschi.
All’interno della Sala polivalente della Struttura sono posizionati distributori automatici di bevande calde, bibite fredde e snack.



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